GianPiero Borgaro (VIKILANDIA)

Tanti buongiorno, ciao, che bel cane ( Pongo), che bella moto, i complimenti e il brindisi per la OSTAR poi un sabato un amico mi invita ad una regata-allenamento …..
Deve provare le vele nuove, sono ovviamente della Di-Tech, io non sono un regatante ma un semplice velista del w.e. però conosco bene la barca, un Dufour 40 come la mia.
Inizialmente sono a prua con Stefano Westermann che osserva le vele e nel contempo mi aiuta, iniziamo a chiacchierare, io chiedo e lui con semplicità spiega.
Un chiaro esempio di “malattia” ereditaria, perché lui come il padre Roberto “vive nel vento” e se vede interesse è generoso di concetti e insegnamenti alla portata anche di chi non sa se cazzare la scotta o “minchiare” il vang !!!
Dopo 5 anni le mie vele in Dacron mi sembrano sorde alle regolazioni, troppo pesanti per le bave, troppo spanciate per i 16-18 nodi, vedo Stefano gli chiedo di farmi un copri timone e poi … inizio a raccontare le mie impressioni, arriva Roberto sente che si parla di vento, di forma, di paterazzo, è un attimo, è il suo pane, lui “vive nel vento”.
Ci penso, rifletto e poi gli chiedo un preventivo. Già ma che materiale usare, randa fullbatten o tradizionale, fiocco o genoa ?
Ho già un code0 ( o meglio un genoa leggero con frullino su bompresso) di un’altra veleria, si ragiona sul da farsi a bordo a lungo senza fretta, in veleria vediamo i materiali da nuovi e dopo molte, forse troppe, miglia, simuliamo al computer delle soluzioni ed infine la scelta: kevlar nero, randafull, fiocco.
Date le indicazioni di massima Roberto mi propone e suggerisce dettagli e soluzioni che traspirano di passione per il vento e le barche qualunque esse siano .
In tante occasioni nelle velerie ho vissuto la sensazione del pavoneggiare superiorità del regatante sul diportista: “tanto per come le usi tu” , oppure all’ opposto “con queste vele vinci anche la Giraglia” .
Ebbene non è così io uso la barca quando posso, con i miei limiti, spesso da solo, ma voglio divertirmi, e se cazzo o lasco voglio vederne gli effetti e queste esigenze si riflettono perfettamente nella filosofia della Di-Tech di Westermann, fare un buon lavoro, il massimo possibile nel target del cliente, provare e spiegare come ottenere ciò che si desidera.
Quindi randa Full, ma con 5 stecche in modo da far coincidere le mani con la 3 e 4 stecca (la base ridotta ringrazia) , fiocco al 105 con 3 bellissime stecche che permettono di avere una balumina positiva ( da urlo), fascia antiUV no rettilinea ma ad onda in modo da evitare linee di piega costanti…
Ecco tutto ciò gli altri non melo davano
Buon vento
GianPiero Borgaro
VIKILANDIA